STORIE EUROPEE

Per i rom lo studio è un’Odissea. La Spagna vuole cambiare rotta

(Andrea Fernández con le compagne di studi. Foto Gianluca Battista)
(Andrea Fernández con le compagne di studi. Foto Gianluca Battista)
(Andrea Fernández con le compagne di studi. Foto Gianluca Battista)
  • Andrea Fernández ha 21 anni, studia matematica all’università, ma da adolescente era convinta di non poterlo fare anche se le piaceva. La Spagna ha una significativa comunità rom sul proprio territorio, ma solo una piccola percentuale riesce ad accedere all'istruzione superiore.
  • Come in molti altri paesi europei, numerosi ostacoli impediscono alle persone rom di avere una maggiore rappresentanza nelle università. La discriminazione è in cima alla lista delle sfide che devono affrontare. La storia di Andrea, del professor Fernando Macías, della rete universitaria CampusRom, racconta gli sforzi in corso per contrastare questa tendenza, che ha ricadute ancor più pesanti sulle donne. 
  • Questo reportage è stato realizzato in partnership con ereb, un media e piattaforma di giornalismo narrativo con sede a Parigi.

«Da adolescente ero una delle migliori studentesse della mia classe. Amavo la matematica, ma il mio progetto era quello di diventare parrucchiera perché negli incontri preparatori all’università che facevano a scuola non c’era nessuna rappresentanza di persone rom, né conoscevo nessuno che avesse mai finito le superiori. Quindi pensavo che non fosse una cosa per me». Andrea Fernández, 21 anni, capelli scuri legati in una coda di cavallo e orecchini dorati, parla velocemente mentre ricorda quei

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