Lo smacco subìto alle presidenziali ha spinto il premier a sigillare l’esecutivo con la fiducia, che passa con 243 voti a favore. Ma il riassetto continua, come le pressioni interne
Donald Tusk aveva studiato la mossa prima ancora che i risultati delle presidenziali formalizzassero la vittoria di Karol Nawrocki, sostenuto dagli ultraconservatori del Pis e votato pure da chi al primo turno ha sostenuto i neofascisti. Dato che il candidato della tuskiana Piattaforma civica, Rafał Trzaskowski, si avviava alla sua (seconda) sconfitta, il premier ha deciso la strategia di uscita: sigillare il suo governo con un voto di fiducia. Cosa che questo mercoledì – come era prevedibile –



