- Il Consiglio europeo che si è tenuto a Praga, e che ha affrontato il nodo di energia e prezzi, era «informale». Questa definizione solleva il vertice dal peso delle decisioni ufficiali, ma non solleva i leader europei dal peso dei fallimenti politici. L’ennesimo freno di Berlino sul tetto ai prezzi del gas è solo l’elemento più lampante.
- Per le iniziative concrete bisogna aspettare il 20 ottobre, ma il dibattito politico per istruirle è fondamentale, e i segnali da Praga lasciano intendere che i punti fondamentali saranno depotenziati. Vale per il contenimento dei prezzi, vale anche per la solidarietà fiscale tra gli stati membri, e più in generale sulle difficoltà economiche innescate dal settore energetico.
- Incrociando il dossier prezzi con quello degli aiuti di stato, al quale la Commissione sta lavorando, e con il nodo del debito, viene fuori un’Ue sempre più disuguale.
Da Praga non escono prezzi più bassi ma una Ue più divisa
07 ottobre 2022 • 20:35Aggiornato, 07 ottobre 2022 • 20:39