- I rappresentanti permanenti dei governi Ue hanno trovato un accordo che arriva sul tavolo dei leader europei, riuniti da questo pomeriggio nella due giorni di Consiglio europeo che affronta anzitutto il tema Ucraina. Ai capi di stato e di governo spetta lo slancio finale politico sul tema.
- La bozza però è una vittoria zoppa. L’embargo comincia dal 1 gennaio 2023, e inizia sotto la stella di una esenzione ingombrante: vale, subito, solo per il petrolio che arriva via petroliere. Gli oleodotti sono esclusi dal vincolo, “temporaneamente”, con l’impegno di tornare poi su questa eccezione.
- Da quando Ursula von der Leyen ha annunciato l’embargo al petrolio russo, sono passate settimane, e il costo politico di una sconfitta totale sul tema è stato ritenuto troppo alto. Ma la soluzione trovata è parziale.
Prima lo scudo del veto di Viktor Orbán, poi le «difficoltà tecniche» nel trovare un compromesso che tenesse insieme le rivendicazioni di tutti. Alla fine, dopo i faticosi tentativi di ieri sera e di questa mattina, i rappresentanti permanenti dei governi Ue (riuniti nel “Coreper”) hanno trovato una soluzione per l’embargo del petrolio russo da far approdare sul tavolo del Consiglio europeo. Peccato che sia una soluzione zoppa. La tempistica Ursula von der Leyen ha annunciato l’embargo da



