LA SENTENZA DELLA CORTE UE

Ursula von der Leyen ha finito gli alibi sullo stato di diritto

(I premier ungherese e polacco. Foto AP)
(I premier ungherese e polacco. Foto AP)
  • Per evitare i vincoli tra erogazione dei fondi Ue e rispetto della rule of law, Budapest e Varsavia avevano fatto ricorso alla Corte. Che però con la sentenza odierna dà loro torto.
  • Ora von der Leyen non ha altri pretesti per rimanere inerte davanti alle violazioni dello stato di diritto. Eppure prende ancora tempo, con irritazione degli eurodeputati: «Avete presente il film Don’t look up? C’è un asteroide che si dirige verso la terra, ma la Commissione ripete: “Valuteremo la cosa”», dice l’ungherese Cseh, oppositrice di Orbán.
  • Come mai von der Leyen tergiversa? Storia di accordi politici e di un’eredità ingombrante, quella di Angela Merkel, che a più riprese ha spalleggiato Polonia e Ungheria sul meccanismo di condizionalità. 

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