le misure sull’energia

Sul gas la Germania va da sola, Draghi e Meloni reagiscono insieme

(Il cancelliere tedesco. Foto LaPresse)
(Il cancelliere tedesco. Foto LaPresse)
  • Anche questa volta, in Europa, è anzitutto Berlino che disegna il perimetro delle misure sull’energia, i confini del possibile e dell’impossibile. Possibile è per la Germania metter mano alle casse pubbliche, impossibile è per l’Ue un tetto al prezzo del gas subito, e pure rivedere radicalmente il mercato.
  • Questo venerdì i ministri dell’Energia europei si riuniscono per discutere le misure da intraprendere. E proprio alla vigilia del Consiglio Ue il governo tedesco annuncia lo stanziamento di 200 miliardi come scudo nazionale ai prezzi del gas. Questa opzione, del disborso dai bilanci pubblici, viene ipotizzata timidamente nell’ultima versione preparatoria del regolamento Ue.
  • Il fatto che Berlino si avvii da sola ha innescato nel pomeriggio di giovedì una telefonata tra il premier Draghi e Meloni, che si posiziona come successora. I due hanno poi lanciato un segnale univoco sulla necessità di «misure comuni», dando così due messaggi in uno: cercare di portare in Consiglio un’Italia non indebolita dalla fase di transizione, e rivendicare misure a favore di tutti. Ecco cosa ha deciso Berlino, cosa deciderà l’Ue, e cosa invece Bruxelles tuttora non decide.

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