- Inutile domandarsi per chi suona la campana: ieri la campana dell’orrore ha suonato per tutti noi, per le coscienze di tutti gli esseri umani, perché le forze di Kiev nella periferia della capitale si sono trovate di fronte a una nuova Srebrenica nelle pianure ucraine.
- Ora le parole del presidente americano, Joe Biden (“He is a butcher, è un macellaio”) risuonano con un significato diverso e spengono molte polemiche inutili
- Mario Draghi: “Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini.”
E’ la giornata dell’”escalation del terrore” quella di ieri in Ucraina. Inutile domandarsi per chi suona la campana: ieri la campana dell’orrore ha suonato per tutti noi, per le coscienze di tutti gli esseri umani, perché le forze di Kiev nella periferia della capitale si sono trovate di fronte a una nuova Srebrenica nelle pianure ucraine. Cadaveri trovati per strada e forti sospetti di fosse comuni scavate nella città di Bucha, in seguito alla rapida ritirata delle forze militari di Vladimir P



