- «Siamo pronti a sfiduciare Ursula von der Leyen, abbiamo le dita pronte sopra il pulsante», dice la liberale olandese Sophie in’t Veld, che nell’Europarlamento è tra i più accesi difensori della democrazia. I margini per spodestare la presidente della Commissione sono davvero stretti.
- Ma qualche scossa a palazzo Berlaymont deve essere arrivata, visto che questo martedì von der Leyen non si presenta all’Europarlamento, a render conto della sua scelta di dare il via libera al piano di Recovery polacco. Lascia il compito ai commissari Gentiloni e Dombrovskis. Non mette la faccia per difendere una decisione che è indifendibile, secondo una parte ingombrante della sua stessa Commissione.
- Di fronte alla scelta di von der Leyen di privilegiare il compromesso politico, tanto che i giuristi parlano di «una resa nella battaglia per il primato del diritto sul potere», cresce l’indignazione. E anche la pressione: giovedì l’Europarlamento vota una risoluzione sul caso polacco.
L’accordo con Varsavia porta sfiducia a von der Leyen
06 giugno 2022 • 21:18Aggiornato, 06 giugno 2022 • 23:29