Le manovre sulle nomine

Inchiesta Open, dal cda di Enel Bianchi si occupava dell’Autorità dell’energia

LaPresse
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  • «C’è un’accelerata sull’Autorità per l’Energia» così l’avvocato Alberto Bianchi, l’ex presidente della fondazione Open oggi indagato per traffico di influenze e finanziamento illecito ai partiti, scriveva al depiutato del Pd Luca Lotti, a giugno del 2018.
  • Da pochi giorni era nato il governo Conte 1, ma Bianchi voleva cogliere l’attimo per esercitare ancora l’influenza residua sulla scelta dei nomi che avrebbero composto il nuovo collegio della Arera. 
  • In quella fase, però, Bianchi non era soltanto al vertice della cassaforte dei renziani, ma siedeva anche nel  consiglio d’amministrazione dell’Enel, una delle società su cui Arera avrebbe dovuto vigilare.

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