- Quando domenica scorsa sul Resto del Carlino è apparsa la lettera del leader in pectore del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte che annunciava il suo endorsement al candidato del Pd Matteo Lepore, gli attivisti Cinque stelle si sono sentiti mancare la terra sotto i piedi.
- Il termine «laboratorio politico» che l’ex presidente utilizza è un concetto caro a Massimo Bugani, consigliere comunale Cinque stelle e capo dello staff di Virginia Raggi. Uno che se nessuno lo ferma prende in mano le situazioni e si dà da fare, spiega chi lo conosce bene. E forse è andata così.
- Con Lepore si creerebbe una situazione paradossale: in comune sarebbero alleati di un candidato legato a doppio filo al presidente della regione Stefano Bonaccini, da sempre fieramente avversato dai Cinque stelle.
Quando domenica scorsa sul Resto del Carlino è apparsa la lettera del leader in pectore del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte che annunciava il suo endorsement al candidato sindaco di Bologna del Pd Matteo Lepore (che domenica affronterà alle primarie del centrosinistra la candidata di Italia Viva Isabella Conti), gli attivisti Cinque stelle si sono sentiti mancare la terra sotto i piedi. «Il raggiungimento di questo obiettivo (sviluppare il laboratorio politico basato sul dialogo M5s-Pd, nd



