Italia

A Roma Raggi epura chi dialoga col Pd e si blinda fra i suoi

L’allontanamento del vicesindaco Bergamo, critico sulla ricandidatura, e dell’assessore Cafarotti è una chiamata a raccolta dei fedelissimi. Il Pd ha un identikit, non un nome

  • Più che un semplice rimpasto, un repulisti in chiave pre-elettorale. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha accompagnato alla porta il vicesindaco con delega alla Cultura, Luca Bergamo, e l’assessore al Commercio, Carlo Cafarotti. Con un chiaro messaggio politico per la campagna elettorale in arrivo: o con me o contro di me.
  • «Avevo espresso mesi fa riserve su modi e tempi della sua scelta di ricandidarsi, perché così fatta, senza confrontarsi, poteva disperdere la parte buona del lavoro fatto, danneggiare la costruzione di una innovativa alleanza politica nel paese», ha detto l’ex vicesindaco.
  • Virginia Raggi riafferma quindi l’intenzione di chiudere qualsiasi dibattito sulla sua candidatura. E si blinda fra i fedelissimi: il ruolo di vice dovrebbe andare all’assessore ai Trasporti Pietro Calabrese, per la delega alla Cultura si fa il nome di Lorenza Fruci, attualmente alle Pari opportunità, al Commercio arriverebbe Andrea Coja.

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