Paura per l’astensione

Adesso anche il Pd teme il fallimento delle primarie silenziate

Un'immagine del confronto fra i sette candidato alle primarie di Roma
Un'immagine del confronto fra i sette candidato alle primarie di Roma
  • Solo tremila i preiscritti nel voto online, un numero troppo basso per arrivare ai 50mila ai gazebo. Ma Gualtieri ne è sicuro.
  • Sono centonovanta i gazebo per sette aspiranti candidati sindaci, altrettanti presidenti di seggio, una valanga di candidati presidenti di municipio. Ma l’asticella del successo immaginata sembra davvero ottimistica.
  • Secondo gli sfidanti il Pd ha tenuto la sfida «silenziata» per mantenere il voto nel perimetro dei simpatizzanti dem e tenere alta la percentuale del suo «candidato unico».

Il confronto non è spumeggiante, Cristina Grancio, la candidata socialista, entra ed esce dalla diretta: la sua linea telefonica non funziona, anche questa è Roma. Tobia Zevi arriva in ritardo, Imma Battaglia e Giovanni Caudo se ne vanno prima. I sette candidati delle primarie che domani si celebreranno a Roma espongono i loro programmi. Quasi non parlano fra loro, e per di più il predestinato vincitore Roberto Gualtieri («il candidato unico» del Pd, così è definito nella propaganda di partito)

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