Il governo vuole istituire l’Asas per controllare i fondali marini e dare nuovi poteri al ministro Musumeci. Solo per il primo anno previsti otto milioni, oltre 20 in tre anni, per 40 assunzioni e materiale informatico. Le capitanerie di porto denunciano la duplicazione di competenze
Un apparato di quasi 40 dipendenti, da mettere sotto il controllo di palazzo Chigi, per vigilare sui fondali marini, diventati all’improvviso strategici. Ma creando un doppione potenzialmente dannoso per la gestione delle competenze sulla sicurezza subacquea. Le chiavi del nuovo organismo, ribattezzata «Agenzia per la sicurezza subacquea» (Asas), sono pronte per essere affidate al ministro per le politiche del Mare, Nello Musumeci, fedelissimo di Giorgia Meloni. Ma un ampio potere è assegnato an



