Italia

Alla maggioranza serve Berlusconi. Il Pd tira ma il M5s non molla

Il premier Giuseppe Conte interviene in collegamento agli Stati Generali dei Cinque stelle Foto LaPresse
Il premier Giuseppe Conte interviene in collegamento agli Stati Generali dei Cinque stelle Foto LaPresse

Dopo gli Stati generali non è cambiato nulla. Il premier di nuovo in mezzo alla morsa degli alleati. Zingaretti vuole il dialogo con gli azzurri, Crimi no. Bettini chiede il rimpasto

  • Berlusconi: «Non svenderei mai i nostri 25 anni di storia per una manovra politica di breve respiro, ma disponibili a suggerire alla maggioranza quello che serve al paese». Il Pd apprezza. Ma i grillini si mettono per traverso.
  • Bettini: accogliere i contributi delle forze politiche consapevoli e democratiche. Poi chiede il rimpasto: «Serve chiamare nel governo le energie migliori». Ma il premier non se lo può permettere
  • Qualche segnale di fumo. Al senato maggioranza e opposizione (tranne la Lega) insieme  sul credito di imposta al 90 per cento per le attività teatrali e gli spettacoli dal vivo.

La svolta attesa dagli Stati generali, attesa e indicata da mesi da palazzo Chigi come l’inizio di una vita nuova per i giallorossi, al momento non si vede. Come aveva chiesto il Pd, già venerdì scorso si sono inaugurati i tavoli della maggioranza sulle riforme, leggasi quella elettorale; e sul programma di governo, leggasi «patto di fine legislatura». Ma sul delicato tema del rapporto con le opposizioni non si vedono passi avanti. Lo si capisce dal commento dell’ex ministro Danilo Toninelli sul

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