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Mentre proseguono le riunioni sul programma e sulla divisione dei collegi, continua anche il totoministri. Nonostante le smentite, Salvini vorrebbe tornare al Viminale, per Tajani potrebbe esserci la Farnesina.
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L’idea, però, non piace per nulla a Giorgia Meloni. La leader di FdI sa che ogni passo falso potrebbe costarle molto questa fase ed è bene attenta a non esporsi: promettere a Salvini il Viminale con i processi siciliani sui migranti ancora in corso le attirerebbe addosso il fuoco di fila.
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Per ora, Meloni intende esercitare prudenza e procedere secondo le tappe previste con gli alleati: liste chiuse entro l’8 agosto, programma anche e che sia il più snello possibile, Lega permettendo.
Il centrodestra è in riunione costante: sono in corso due tavoli paralleli, uno sul programma e uno sulla divisione dei collegi secondo le proporzioni già individuate dai leader. A sedere alle riunioni sono i fedelissimi, che si occupano di trovare i difficili compromessi concreti che poi andranno ratificati al vertice. La tattica scelta è lasciare che la stampa si concentri sui tumulti del centrosinistra, mentre l’alleanza di centrodestra lavora sottotraccia ad affinare gli accordi. In ques



