Il presidente della Repubblica ha scritto ai presidenti delle Camere e alla presidente del Consiglio sottolineando che la proroga delle concessioni – così come accaduto già per quelle dei balneari, su cui il capo dello Stato si era espresso a febbraio 2023 – accresce l’incertezza del quadro normativo
Sergio Mattarella promulga la legge sulla concorrenza, elemento fondamentale per i finanziamenti del Pnrr, ma invia una lettera ai presidenti delle Camere e alla presidente del Consiglio per chiedere nuove norme sull'articolo 11 della legge che riguarda gli ambulanti.
Come aveva fatto già il 24 febbraio 2023, quando aveva chiesto modifiche al ddl milleproroghe per la parte riguardante i balneari, ora il presidente della Repubblica ritiene «indispensabili» nuove norme che «a breve» intervengano a modificare l'articolo 11 del ddl concorrenza approvato a dicembre, ritenendo eccessivamente lunghe le proroghe per le concessioni già in essere dei commercianti ambulanti.
Le osservazioni
La legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 «rappresenta uno dei traguardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da conseguire entro il quarto trimestre del 2023 e pertanto, al fine di adempiere all’impegno assunto in sede europea, è necessario procedere con sollecitudine alla promulgazione».
«Ritengo, tuttavia, doveroso - rileva il Capo dello Stato - richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento sull’articolo 11 della legge, in materia di assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, che, oltre a disciplinare le modalità di rilascio delle nuove concessioni, introduce l’ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo, in modo che appare incompatibile con i principi più volte ribaditi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di apertura al mercato dei servizi. Inoltre, i criteri generali per il rilascio di nuove concessioni, secondo quanto affermato anche dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, appaiono restrittivi della concorrenza in entrata e favoriscono, in contrasto con le regole europee, i concessionari uscenti».
Per Mattarella la disciplina presenta «evidenti analogie con quella delle concessioni demaniali marittime, oggetto di una mia precedente lettera del 24 febbraio 2023» ove, ricorda, «evidenziavo i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale. Della legge ora in esame suscitano analoghe, rilevanti perplessità di ordine costituzionale le disposizioni del richiamato articolo 11 che intervengono sulle concessioni in essere e ne dispongono proroghe a vario titolo».
«I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive accrescono l’incertezza del quadro normativo, determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l’uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti. Così come ho osservato riguardo alla vicenda delle concessioni demaniali, ciò rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento».
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