cambio al vertice

Anas, un nuovo vertice per l’azienda delle strade ridotta ai minimi termini

Foto Valerio Portelli/LaPresse Massimo Simonini, ad di Anas
Foto Valerio Portelli/LaPresse Massimo Simonini, ad di Anas
  • Per sette mesi Anas è stata senza una guida, ora la capogruppo Fs e il governo stanno piazzando al vertice come amministratrice una manager ferroviaria rodata, ma di terza fila
  • Sottovalutato il ruolo dell’azienda delle strade. Alle Fs il Pnrr destina 25 miliardi di euro, all’Anas appena 450 milioni per i monitoraggi dei ponti da dividere con gli altri gestori stradali
  • Nel frattempo Anas è stata depauperata e passate al ministero dell’Economia le concessioni autostradali. Resta da sciogliere il vecchio nodo della concessione per i 30 mila chilometri di strade statali 

Da Ciucci a Giaconia il percorso dell’Anas è tutto in discesa. Ciucci è Pietro Ciucci, l’ultimo amministratore di peso dell’azienda delle strade, boiardo potente fin da quando era al fianco di Romano Prodi ai tempi dell’Iri. Per un decennio e fino al 2015 Ciucci è stato il padre padrone dell’Anas, un manager capace di portare mezzo Parlamento dove voleva lui, ma anche assai spregiudicato e infine travolto dagli scandali e dai crolli dei ponti a ripetizione. Ciucci all’Anas è stato il canto de

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