Il 62 per cento degli Italiani ha fiducia in Mario Draghi, ma, a sopresa - anche se con ampio distacco – la seconda leader che raccoglie più fiducia è Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia (43 per cento). Un consenso che arriva anche dalle parti della Lega: secondo alcuni elettori del partito di Salvini potrebbe infatti essere lei la persona adatta a diventare la nuova presidente del consiglio. Si legge nel sondaggio Winpoll-Il Sole24Ore di Roberto D’Alimonte che fotografa il quadro politico elettorale in questo primo mese di governo Draghi. Dopo Meloni e Draghi, sotto il 39 per cento, nell’ordine Giuseppe Conte e Matteo Salvini. La parte successiva della classifica vede il ministro della Salute Roberto Speranza battere Enrico Letta: l’esponente di Art.1 Mdp supera di quattro punti (32 per cento vs 28) il nuovo segretario del Pd. A volere tracciare una linea comune, vincono le figure delle coalizioni un po’ più a destra e un po’ più a sinistra. Alla base della classifica (dopo Silvio Berlusconi) Carlo Calenda, Matteo Renzi e Luigi Di Maio.

Chi vince e chi perde

Secondo il 59 per cento degli intervistati la Lega sarà il partito di centrodestra che alle prossime elezioni prenderà più voti, ma quasi un elettore della Lega su dieci pensa che in caso di vittoria del centrodestra debba essere Giorgia Meloni a guidare il governo.

Se si andasse al voto, la coalizione di centrodestra sarebbe al 48 per cento, mentre se dall'altra parte ci fosse un polo di centrosinistra - 5 stelle, si attesterebbe al 44,6 per cento. Il dato per diviso per aree dà una situazione ancora combattuta. Al nord prevarrebbe il centrodestra di oltre 11 punti (51,1 per cento contro 39,4 per cento; al centro, vincerebbe la coalizione centro sinistra e Cinque stelle con uno scarto di circa 5 punti (50,3 per cento a 45 per cento), mentre al sud sarebbe un testa a testa (51,2 per cento a 47,7 per cento per la coalizione centro sinistra – Cinque stelle), con Fratelli d'Italia primo partito al sud (24,2 per cento). Il Partito Democratico è il primo partito al centro (24,3 per cento) e Lega primo partito al Nord (28,8 per cento).

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