L’Anpi, l’Associazione nazionale dei partigiani italiani, ha accolto con il gelo la proposta di Enrico Montesano di avere un incontro: «Abbiamo ricevuto la proposta», risponde l’ufficio stampa, senza aprire al momento alla possibilità di un incontro.

Il personaggio Tv concorrente di Ballando con le stelle durante le prove ha indossato la maglietta della formazione militare fascista X Mas. La giudice del programma e giornalista di Domani, Selvaggia Lucarelli, ha denunciato sui social le immagini pubblicando un post. Il conduttore, che in un primo momento aveva difeso la maglietta, ieri ha fatto sapere di essersi mosso con il presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo: «Ho chiesto formalmente al presidente dell’Associazione nazionale partigiani d'Italia, di ricevermi affinché io possa rammentare il mio passato di uomo legato al rigoroso rispetto dei valori della libertà e della democrazia. Voglio, altresì, dimostrare come tale mio atteggiamento sia rimasto saldo e rigoroso nel tempo e che l'episodio in cui sono maldestramente caduto vada imputato ad una leggerezza compiuta in assoluta buona fede», ha scritto su Facebook.

E ha aggiunto: «Sono certo che il residente dell'Anpi, che so essere persona dotata di equilibrio e di saggezza, vorrà ricevermi quanto prima». Fino a questo momento però, nonostante l’appello pubblico, l’associazione non ha dimostrato questa intenzione.

L’ingenuità

Ancora prima della proposta di Montesano l’Anpi era intervenuta sul caso: «Montesano arringava i no vax invitandoli a non pagare il canone Rai. Oggi prova a “Ballando con le stelle” con la maglietta della X Mas, nota per il collaborazionismo con i nazisti e la ferocia contro i partigiani. Una vergogna che offende le vittime della criminalità nazifascista e la Resistenza, radice della Repubblica». E ha aggiunto che «attendiamo seri provvedimenti dalla Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi». A quella posizione non ha voluto aggiungere nulla.

Montesano ha prima risposto su Telegram: «Fesserie, ecco la mia tessera del Psi». Poi si è scusato, «Non volevo fare apologia di fascismo». Per lui è stata un’ingenuità. Eppure lo showman non è digiuno di politica: in passato ha aderito al partito socialista, poi si è candidato con il Pds, nel tempo è passato ad appoggiare il sindaco di Roma di centrodestra Gianni Alemanno, poi a simpatizzare per il Movimento 5 stelle e infine ad appoggiare le tesi no vax e a dimostrarsi critico con la gestione della pandemia, raccogliendo l’approvazione del segretario della Lega Matteo Salvini.

Dopo la maglietta con il motto dannunziano usato dai fascisti “Memento Audere Semper”, la Rai ha deciso il suo allontanamento. Montesano ha ribattuto che più dipendenti Rai avevano visto il girato prima che andasse in onda, e infine che si sarebbe rivolto ai suoi avvocati.

«Nessuna ingenuità, la maglietta di Montesano è stato un atto volontario», ha ribattuto Lucarelli. «Se non era una provocazione era una dichiarazione di appartenenza a quel pensiero». Montesano, ha proseguito la giornalista a Radio Capital «è stato irrispettoso anche nei confronti di chi lavora al programma perché ha rischiato di far saltare altre teste oltre la sua».

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