Fratelli d’italia

Armi, taxi e balneari, le lobby in campo a sostegno di Meloni

sergioagazzi2017
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  • Gli uomini chiave di Fratelli d’Italia nel rapporto con gli appassionati di pistole e fucili sono due europarlamentari: Sergio Berlato, già presidente dei cacciatori veneti, e Pietro Fiocchi, produttore di munizioni.
  • Il sodalizio è diventato granitico, quando i detentori di armi si sono battuti per disinnescare di una direttiva europea che regolamentava la detenzione di armi e che in Italia poteva essere recepita in senso restrittivo.
  • Tassisti e balneari sono pronti a ricambiare nelle urne il rifiuto del partito di Meloni in parlamento a qualsiasi tentativo di liberalizzazione.

Tante lobby agguerrite, pronte a sostenere Fratelli d’Italia. Tutte unite da un comune denominatore: ricambiare, con i voti, le battaglie che il partito di Giorgia Meloni ha condotto per avvantaggiarle. Mentre la leader di Fdi, nei suoi comizi, rivendica di «non avere alle spalle lobby di potere», a sospingere la sua corsa alle elezioni ci sono invece gruppi di pressioni ben strutturati. A cominciare dalla lobby delle armi, formata da appassionati di pistole e fucili, con la benedizione dell’

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