- Luigi Di Maio ha parlato della necessità di confrontarsi sulle riforme in modo non ideologico, anche sulla giustizia. Parole che farebbero pensare a un ripensamento sulla prescrizione, che però non è seguito dai gruppi parlamentari.
- La sintonia tra Di Maio e Letta è sempre più forte, a partire dal caso sull’ex sindaco di Lodi Uggetti. L’obiettivo dei dem è di portare piano piano i Cinque stelle a convergere anche in parlamento sulle loro posizioni.
- Il tutto andrebbe a beneficio della ministra Marta Cartabia, che punta a portare in Aula la riforma del penale entro giugno. Le difficoltà, tuttavia, sono ancora molte e dovute anche al dualismo interno al Movimento tra Di Maio e Giuseppe Conte.
E’ in corso un doppio riposizionamento in materia di giustizia. Il primo passo è stato fatto dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, con le scuse per la gogna mediatica di cui è stato parte nei confronti dell’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti. Ha seguito il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che ha avuto parole di apprezzamento per le dichiarazioni di Di Maio, per poi cesellare una dichiarazione che è stata una mano tesa ai grillini: «Basta guerra dei trent'anni tra giustiz


