- Roberto Calderoli è «partito col turbo» sulla riforma dell’autonomia differenziata, cavallo di battaglia della Lega nordista che stavolta potrebbe davvero andare a meta, dopo che i tre governi della scorsa legislatura non erano riusciti a incardinare neanche la legge quadro.
- Nella bozza che il ministro sta condividendo con i presidenti di Regione che ha incontrato in queste settimane si identifica il processo con cui le Regioni potranno ottenere nuove competenze anche su tematiche finora in mano allo stato.
- Uno degli argomenti su cui vogliono potere decisionale le regioni leghiste rischia di aprire scontri in maggioranza: per FdI, infatti, l’istruzione deve rimanere competenza dello stato centrale.
Dopo un debutto durante il quale si sono consumate nella maggioranza divisioni su quasi tutti i provvedimenti, il prossimo scontro rischia di arrivare con la riforma dell’autonomia differenziata. Roberto Calderoli, ministro degli Affari regionali, vuole approvare la sua legge quadro entro la fine dell’anno e regalare così una vittoria al suo partito su uno degli argomenti del cuore della Lega nordista. «Sono partito col turbo», ha detto il ministro in un’intervista a Libero ed effettivamente



