S’avanza il re delle farmacie: per Gemmato pronta la nomina viceministro della Salute

Altro che dimissioni, come chiesto dalle opposizioni dopo le rivelazioni sui conflitti di interessi. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, attende la promozione nel ruolo di viceministro, scalando un altro gradino della sua carriera politica. La nomina è stata solo congelata. Dopo sarà davvero il ministro ombra alle spalle di Orazio Schillaci. Il blitz in piena regola è stato studiato orchestrato ida Palazzo Chigi con il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari nelle vesti di regista. Gli alleati sono stati avvisati a decisione assunta, hanno perciò potuto solo prenderne atto, come spesso accade con gli incarichi assegnati nel governo. Una farmacia di partito: così Gemmato dà migliaia di euro a Fratelli d’Italia L’operazione prevede la contestuale nomina a sottosegretario di Andrea Costa, considerato un premio per Noi moderati, il partito centrista di Maurizio Lupi. Giorgia Meloni ha sempre apprezzato la lealtà dell’ex ministro dello Sviluppo, l’unico tra gli alleati a non creare veri grattacapi. Così Costa si prepara a occupare la poltrona che era stata sua nel governo Draghi. Ma la promozione di Gemmato rappresenterà anche l’occasione ghiotta per mettere definitivamente le mani sulle leve del ministero della Salute, guidato da Schillaci, voluto da Arianna Meloni. L’ex rettore dell’università di Roma Tor Vergata sconta il peccato originale: è un profilo tecnico, sebbene di area centrodestra. Nella logica di Fratelli d’Italia è sempre meglio assegnare maggiori poteri a un fedelissimo. La clinica di Gemmato tra aiuti Covid e soldi a Fratelli d’Italia: i dubbi sul sottosegretario Il Pd ha subito annunciato barricate. «È del tutto evidente che anche il processo di commissariamento del ministro Schillaci ad opera di Fratelli d'Italia sarebbe completato», ha commentato Ylenia Zambito, senatrice del Partito democratico. «Una promozione, quella di Gemmato, che arriverebbe nonostante gli scivoloni di questi mesi», ha aggiunto la parlamentare dem. Mentre per Filippo Sensi, anche lui parlamentare del Pd, «Gemmato è il Delmastro della salute». Un fedelissimo come viceministro Gemmato è infatti un meloniano doc: è uno dei pochi a poter condividere i giorni di vacanza con le sorelle Meloni, che amano trascorrere le ferie in Puglia, regione natia del prossimo viceministro. Gemmato attende di passare all’incasso, puntando a portare a casa qualche delega ulteriore nell’ambito del ministero, oltre al titolo di vice. Fatto sta che il governo sta ignorando i conflitti di interessi emersi – fin dalla nomina nella compagine dell’esecutivo – con le quote in una società di sanità privata, la Therapia srl, che peraltro promuoveva il sistema privato mentre Gemmato dovrebbe promuovere e migliorare nel ruolo di sottosegretario la sanità pubblica. E ancora di più come viceministro. Farmacie come ambulatori: il regalo del “collega” Gemmato Farmacista di professione, Gemmato ha sempre mostrato particolare attenzione nei confronti della categoria. Aveva scatenato polemiche la norma inserita nel ddl Semplificazioni, ancora in esame in parlamento, per rendere le farmacie dei piccoli laboratori di analisi, senza chiedere il rispetto dei requisiti prescritti ai centri diagnostici. Ha fatto discutere pure il tentativo, non andato in porto, di nominare Danilo Lozupone, proprietario di una farmacia a Bari, nella commissione tecnica dell’Aifa. Mani sulla Salute Il risvolto è dunque politico. FdI vuole avere il massimo controllo sul ministero della Salute, accerchiando Schillaci, molto apprezzato nel governo, ma che ha un altro difetto: professa una fede favorevole ai vaccini; posizione che non scalda i cuori degli eredi della fiamma. Gemmato necessita dunque di strumenti per marcare più stretto il ministro, giocando di sponda con i tecnici, emanazione di palazzo Chigi. Su tutte spicca la figura di Rita Di Quinzio, potentissima capa della segreteria di Schillaci, piazzata dalle sorelle Meloni. Di Quinzio conosce da anni entrambe. Ora ha un ruolo centrale: è la referente della presidenza del Consiglio per il ministero della Salute passando ai raggi X tutti i dossier fondamentali. Meloni elogia il Sistema sanitario: con Di Quinzio si è presa la Salute C’è, infine, l’ultima componente del tridente che si è formato intorno al ministro. Maria Rosaria Campitiello, compagna del viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, è a capo del dipartimento Prevenzione. E dopo una rapida ascesa è sempre più influente nella macchina ministeriale. Ma a prendersi tutto potrebbe essere il re delle farmacie.