- La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in un'intervista al Corriere della Sera sulle scuole chiuse per il Dpcm: «La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili».
- «Per quanto mi riguarda potrò sentirmi sollevata soltanto quando tutti i miei studenti potranno tornare in classe».
- E sulla riapertura «Non faccio pronostici», precisa la ministra. «Nelle zone rosse ci sono molte limitazioni per tutti, ma le scuole restano aperte fino alla prima secondaria di primo grado. Tenere aperte le scuole nelle zone rosse è stato un risultato notevole».
«La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili: persino lasciare le primarie e le secondarie di primo grado aperte nelle zone rosse non è stato semplice. C'era una cosa che ci stava a cuore: tutelare gli studenti più deboli. Ma per quanto mi riguarda potrò sentirmi sollevata soltanto quando tutti i miei studenti potranno tornare in classe». A dirlo è la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in un'intervista al Corriere della Sera.
«Per la riapertura non faccio pronostici, lavoro per limitare i disagi», precisa ancora la titolare dell'Istruzione. «Nelle zone rosse ci sono molte limitazioni per tutti, ma le scuole restano aperte fino alla prima secondaria di primo grado. Abbiamo pensato di garantire i bambini che hanno cominciato la nuova scuola, che sono passati dalla maestra ai professori. Tenere aperte le scuole nelle zone rosse è stato un risultato notevole», conclude Azzolina.
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