Beppe Grillo, fondatore e garante dei Cinque stelle, è riuscito a strappare al suo Movimento contratti per 300mila euro all’anno. Dopo due giorni di trattative, con Grillo che faceva base all’hotel Forum a Roma, l’accordo è stato raggiunto ieri sera. 

L’intesa «comprende attività di supporto nella comunicazione con l’ideazione di campagne, promozione di strategie digitali, produzione video, organizzazione eventi, produzione di materiali audiovisivi per attività didattica della scuola di formazione del Movimento, campagne elettorali e varie iniziative politiche», si legge in nota del M5s diffusa ieri sera. 

Il comico è arrivato nella capitale da qualche giorno per incontrare le figure più importanti del partito. Ha visto il presidente Giuseppe Conte, il capodelegazione al governo Stefano Patuanelli, ma anche i capigruppo di Camera e Senato Davide Crippa e Mariolina Castellone e il tesoriere Claudio Cominardi. 

Inizialmente, Grillo è riuscito a concordare con il presidente Giuseppe Conte un pacchetto da 200mila euro per il suo inquadramento nelle attività del Movimento. Al termine delle trattative, però, Grillo è riuscito a strappare centomila euro in più, raggiungendo la cifra complessiva di 300mila euro all’anno.

Il fondatore sarà incluso non solo nelle attività e nella comunicazione italiana dei Cinque stelle, ma potrà occuparsi anche «della promozione delle attività del Movimento all’estero attraverso la partecipazione a convegni, giornate di studio, incontri con personalità scientifiche e istituzionali».

L’assunzione di Nina Monti

Un altro tassello della strategia messa in piedi dell’ex presidente del Consiglio è l’introduzione nel nuovo sistema di gestione della comunicazione condiviso tra blog e Movimento è l’inclusione di Nina Monti, vicina al garante da parecchio tempi. Monti, già cantante e figlia d’arte del paroliere di Patty Pravo, e già da parecchio tempo deputy editor del sito di Grillo. Il suo coinvolgimento più stabile nella strategia del Movimento è stata evocata già parecchie volte in passato, ma l’iniziativa non è mai andata in porto.

Monti potrebbe essere inserita nel gruppo Cinque stelle alla Camera, ma il suo stipendio non dovrebbe essere a carico del partito. Sarà probabilmente Grillo, all’interno dei due contratti di consulenza, ad occuparsene. 

Non è la prima volta che incarichi e datori di lavoro si confondono nel Movimento: anche Rocco Casalino, portavoce di Conte, che però non ha nessun incarico parlamentare, è assunto dal gruppo Senato.

© Riproduzione riservata