La deputata di Italia Viva ha costruito una filiera di contatti privilegiati che la collegano al premier Conte, dagli studi legali fiorentini al patto di ferro con gli autonomisti che la fecero eleggere alla Camera a Bolzano
- Conte sarebbe contento di inserire Boschi al governo, al posto di una delle ministre di Iv. La conosce dai tempi dell’università a Firenze e lei sottolinea ad ogni occasione utile il suo “decennale” rapporto col premier.
- Boschi, eletta Bolzano, era anche garante di un patto di ferro con la Suedtiroeler Volkspartei. Gli autonomisti le garantivano il seggio, lei garantiva loro in un futuro governo.
- Oggi farla entrare nell’esecutivo significherebbe garantirsi l’appoggio degli autonomisti, di cui lei in molte occasioni si è posta come garante.
C’è una sola voce che il decisionista Matteo Renzi ascolta sempre ed è quella di Maria Elena Boschi. Il tempo del “giglio magico” ormai è passato da un pezzo, ma di quel gruppo lei è l’unica ad essere sempre rimasta allo stesso posto: braccio destro del leader. Sono passati dodici anni da quando calcava un po’ goffamente il palco della prima Leopolda. Anni che lei ha speso a tessere una rete di contatti tanto fitta quanto articolata, che oggi le permette di muoversi a più livelli tra il parlamen



