- Cambia il Piano nazionale di ripresa e resilienza, 20 miliardi alla sanità, 28 all’istruzione. Stasera riunione fra Conte e i capidelegazione, presto il consiglio dei ministri. Ma Renzi resta un’incognita.
- Bettini, nuovo avviso all’alleato: «Conte è il pilastro dell’attuale alleanza», se qualcuno intende romperla «sarà il parlamento, e poi eventualmente gli elettori a decidere».
- Ma l’insurrezione di Washington per Iv riapre la questione della delega dei servizi segreti: quelli fra Conte e Trump sono «rapporti opachi», «mostra una soggezione personale al presidente americano»
I miliardi destinati alla sanità sono diventati 19,7, quelli all’istruzione quasi 28, 32 alle infrastrutture, 8 al turismo, 30 all’efficientamento energetico, quasi 46 quelli per la digitalizzazione, oltre 4 per il lavoro giovanile al sud – dove si riverserebbe trasversalmente la metà degli investimenti generali. Mercoledì sera in videoconferenza il ministro Roberto Gualtieri ha illustrato il nuovo Recovery plan. Il lavoro del suo ministero, con quello degli affari europei di Enzo Amendola e que


