sea-watch

Cadono le accuse contro Carola Rackete. Per la gip «era dovere di soccorso in mare»

  • La gip di Agrigento, Alessandra Vella, ha deciso l’archiviazione delle accuse contro Carola Rackete. L’attivista tedesca era stata arrestata «per resistenza o violenza contro una nave da guerra» perché nel portare nel porto di Lampedusa 42 migranti salvati con la Sea-Watch 3 aveva urtato contro una motovedetta della Guardia di finanza.
  • Per Vella non si tratta di una nave da guerra. La gip già nel 2019 non aveva convalidato l’arresto dell’attivista e la Cassazione le aveva dato ragione. Salvini aveva commentato: «Togliti la toga e candidati con la sinistra».
  • La Sea Watch 3 oggi è bloccata. La portavoce di Sea-Watch Linardi: «La prassi istituzionale continua quotidianamente a calpestare lo stato di diritto, abbandonando le persone in mare, omettendone il soccorso e disponendo fermi amministrativi nei confronti delle navi umanitarie».

Carola Rackete «ha adempiuto al dovere di soccorso in mare». Lo ha stabilito la gip di Agrigento, Alessandra Vella, che ha deciso di accogliere la richiesta della procura e archiviare le accuse a carico della comandante della nave Sea-Watch 3. A fine giugno 2019, Rackete, nonostante il blocco degli sbarchi deciso dal governo italiano quando era ministro dell’Interno Matteo Salvini, aveva deciso di entrare nel porto di Lampedusa e di far sbarcare i migranti soccorsi in mare dalla nave. Vella è l

Per continuare a leggere questo articolo