- Entro martedì la decisione finale, Più Europa spinge per l’accordo. Per Azione la scelta è tra i dem e Italia viva: la raccolta delle firme sarebbe proibitiva. Renzi sempre più solo. Intanto Letta imbarca Art.1, Demos e Psi.
- Carfagna ammette: «La legge elettorale impone una camicia di forza; tutti vorrebbero correre da soli ma dopo il 20 luglio il mondo è cambiato, abbiamo due campi: quello dell’irresponsabilità e quello della responsabilità».
- Ore travagliate anche per i rossoverdi. Fratoianni: «Siamo stati all’opposizione di Draghi. Siamo pacifisti e non abbiamo votato l’invio di armi all’Ucraina. Non lo voteremo nella prossima legislatura».
La decisione se accettare o no l’offerta di «alleanza elettorale» con il Pd non è ancora presa; viene informalmente collocata all’inizio della prossima settimana. Sarebbe però arrivato il famoso ultimo sondaggio che Carlo Calenda aspettava prima della scelta finale. Ma qualsiasi cosa ci sia in quei numeri, per Azione sono ormai agli sgoccioli i tempi di «questa o quella per me pari son». Dove “questa” sta per correre da solo e cioè in compagnia di Italia viva, “quella” sta per fidanzarsi con il



