Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha postato un tweet in cui accusa il sindaco di Benevento, Clemente Mastella di avergli proposto il sostegno del Partito democratico alla sua candidatura a sindaco di Roma in cambio del suo appoggio al governo Conte nel voto di fiducia che si terrà in parlamento il 18 e 19 gennaio. Mastella si è autodefinito «il regista» dell’operazione che mira a trovare parlamentari pronti a sostenere il governo Conte II dopo che il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ha ritirato le sue ministre.

Nei suoi messaggi social Calenda ha detto di avere riflettuto «un giorno» prima di rendere pubblica la notizia e di ritenere la proposta di Mastella «un insulto personale» e un «dato politico rilevante per capire la situazione in cui versiamo». L’ex ministro dello Sviluppo economico ha poi detto di non avere elementi per dire che il Partito democratico fosse a conoscenza dell’offerta. 

La risposta di Mastella

Le parole di Calenda hanno trovato la dura replica Mastella che ha definito il fondatore di Azione «una persona di uno squallore umano incredibile». Mastella si è poi rivolto a Calenda dando la sua versione: «Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? No, mi hai risposto: “il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco”. Poi hai aggiunto: “ne parlo”. Quanto a me, non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd. Sei rimasto quello che conoscevo all'epoca del Cis di Nola, che era il referente per le segnalazioni. Ruolo modesto, perche' sei moralmente modesto».

Il ruolo di Mastella e la caccia ai responsabili

Da quando Renzi ha aperto la crisi del governo giallorosso ritirando le ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto, il nome di Mastella è stato indicato da molti commentatori come una delle figure più attive nel ricercare i cosiddetti «responsabili» o «costruttori» pronti a evitare la fine di un governo guidato dal premier Giuseppe Conte. Lo stesso Renzi ha citato nella sua conferenza stampa Mastella dicendo che stava per nascere «un governo Conte-Mastella».  Il leader dell’Udeur aveva poi risposto alle parole dell’ex premier accusandolo di essere uno «stralunato» e di avere aperto una crisi pericolosa per il paese. Mastella ha rincarato la dose negli ultimi giorni dicendo di escludere un ritorno.

Non è la prima crisi di governo che vede Mastella protagonista: nel 1998 era stato tra i centristi che avevano appoggiato la nascita del governo D’Alema dalle ceneri dell’esecutivo guidato da Romano Prodi e nel 2008 aveva causato la caduta del secondo governo che vedeva come premier sempre Prodi.

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