L’ex ministro e leader di Azione è pronto alla candidatura contro Virginia Raggi, ma ancora non ha deciso se lo farà cercando di costruire una coalizione che includa il Partito democratico o spaccando la sinistra
- Né tavolo delle alleanze per la Capitale, né primarie. L’ex ministro: «Le decisioni sono mie e le prenderò indipendentemente dal Pd». Vuole correre in modalità outsider, contro tutti quindi anche contro il Pd
- Niente da perdere: da solo porterebbe la sua Azione a un’onorevole percentuale, più del 3 per cento nazionale a cui è dato dai sondaggi, che gli consentirebbe di non dichiarare il fallimento
- Renziani e centristi del Pd chiedono al segretario Zingaretti di abbandonare l’idea dei gazebo e fare un patto con Calenda. Ma dovrebbe rimangiarsi la parola. Aveva appena detto: «Decidono i territori»