- La ministra riferisce sulle manganellate della polizia agli studenti e riceve attacchi da destra e critiche da sinistra. In ogni caso, dice, è tutta colpa degli anarchici e dell’Autonomia operaia.
- «Abbiamo tutti il dovere di disporci all’ascolto dei giovani», ma poi segue il racconto delle forze dell’ordine che hanno calcato il manganello. I poliziotti erano preparati, spiega: e allora non si capisce perché la situazione è sfuggita di mano.
- Insiste più sulla necessità della «flessibilità ed equilibrio», «sono certa che le forze dell’ordine ne sapranno fare uso»: ad ascoltarla bene sembra un messaggio ai suoi sottoposti.
Abbiamo tutti il dovere «di disporci all’ascolto di fronte a una realtà, quella giovanile, divenuta ancora più complessa a causa degli inediti problemi che l’emergenza sanitaria ha portato con sé», come ha ricordato il presidente della Repubblica nel discorso del giuramento, «la via maestra è il confronto», lo sforzo «che occorre fare, soprattutto quando le cose non vanno per il meglio, è cercare di individuare modalità più idonee per contemperare il diritto a manifestare con il dovere delle Fo



