- Per il post Zingaretti i dem sono ancora appesi a Conte. Che per sedersi al tavolo con il Pd chiede di partire dal programma, anzi dal no all’inceneritore, già concausa della caduta del governo Draghi.
- In Lombardia nessun appoggio all’ex ministra dell’istruzione del governo Berlusconi.
- Dopo la sfida (persa) delle piazze per la pace, il vice di Letta Provenzano attacca il mutismo dei Cinque stelle sulla vicenda dei migranti; «Serve coerenza se ci si dichiara progressisti».
Il Pd prova a rimettersi in sesto all’indomani del week end delle polemiche per le manifestazioni per la pace: quella di sabato a Roma, oceanica, finita con qualche fischio (anche amplificato dai media), ma soprattutto finita con una sconfitta secca nel derby con Giuseppe Conte, la cui presenza in piazza è stata gestita in maniera molto più furba; quella di Milano, convocata da Carlo Calenda, molto più ristretta nei numeri, a cui pure il Pd aveva aderito, si è rivelata il trampolino di lancio d



