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Nella “sua” prefettura più che un estraneo è un nemico. Si sente spiato, non si fida del caffè che gli portano gli impiegati, ha paura che sia avvelenato. Sa che ascoltano le sue telefonate, si accorge che qualcuno apre la sua corrispondenza.
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Carabiniere figlio di carabiniere (suo padre Romano è stato anche lui vicecomandante dell'Arma), negli Anni Settanta guida un Nucleo Speciale che sbaraglierà le Brigate Rosse. Nasce il “mito” del generale, l'uomo “che ha sconfitto il terrorismo in Italia”.
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Giulio Andreotti non parteciperà ai suoi funerali “perché preferisce i battesimi”. La storica omelia del caradinale Salvatore Pappalardo su “Sagunto espugnata”
Carlo Alberto dalla Chiesa, il generale ingoiato da Palermo
25 agosto 2022 • 21:32