Dall'alba di oggi un centinaio di vigili urbani, con il supporto di carabinieri e polizia, procede all'abbattimento di un altro complesso edilizio dei Casamonica. Piscine, idromassaggi, statue sono l'arredo classico delle sontuose dimore della famiglia criminale.

Questo complesso è composto da abitazioni basse e sorge a Roma, in zona Romanina, in via Fratelli Marchetti Longhi a ridosso del comune di Ciampino. Cemento abusivo che da anni rappresenta uno sfregio, in un'area vincolata, e che aveva un valore simbolico, quello del potere e dell'impunità del clan.

L’operazione

Un'operazione voluta da municipio e comune. Monica Lozzi, presidente del municipio settimo, ex grillina, ha detto: «Con le demolizioni di oggi arriviamo a 18 immobili riconducibili alla famiglia Casamonica abbattuti. Continua il percorso di legalità avviato due anni fa».

Sul posto anche la sindaca di Roma Virginia Raggi: «Facciamo capire che lo Stato c'è, che non arretra, un'operazione concertata, di quelle che si possono portare a termine solo con una collaborazione istituzionale a 360 gradi».

L’affitto in nero

L'operazione di oggi avviene a circa 2 anni dalla precedente demolizione di 8 ville abusive Casamonica al Quadraro. I Casamonica non abitavano più in quelle case da tempo, ma avevano dato in affitto quelle dimore ad alcune famiglie di stranieri. Una pratica che la famiglia criminale usa in diversi immobili per evitare sgomberi e avere sempre liquidità a disposizione. I proprietari della villa sono stati arrestati, ma la villa continuava ad essere affittata.

Qualche mese fa un inquilino raccontava: «Pago tutti i mesi circa 400 euro ad una donna Casamonica, porto i soldi a casa sua, ma non abbiamo contratto». Villa abusiva, proprietari arrestati, ma un modo si trova sempre per lucrare sui disperati, oggi per quelle abitazioni è arrivato l'ultimo atto con l'abbattimento. 

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