L’iscrizione nel registro degli indagati della capo di gabinetto di Nordio, Giusi Bartolozzi, rischia di avere ripercussioni sul piano politico, facendo emergere le responsabilità di ministri e sottosegretari, anche se salvati dal Parlamento. Per questo la maggioranza cercherà di sottrarla al percorso ordinario della giustizia
Ci si aspettava che anche la capo di gabinetto del ministro Carlo Nordio, Giusi Bartolozzi, fosse chiamata a rispondere del ruolo svolto nel caso di Osama Njeem Almasri, il comandante libico arrestato e poi rimpatriato con volo di Stato nel gennaio scorso, e così è stato. Bartolozzi è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Roma per il reato di cui all’art. 371-bis del codice penale, che punisce chiunque, tra l’altro, «rende dichiarazioni false ovvero tace, in tutto o in part



