La cacciata di Marino e le primarie nella Capitale

C’è il fantasma del «fattaccio» nel voto dei gazebo di Roma

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Ignazio Marino in una conferenza stampa Foto LaPresse
  • L’ex sindaco alle primarie sosterrà il suo ex assessore Caudo. La vicenda del 2015 pesa ancora nello scontro. E Virginia Raggi va a caccia dei dem delusi: «I suoi  lo hanno sfiduciato  con un gesto vergognoso».
  • Sulla vicenda ci si divide ancora come fra romanisti e laziali. Uno strappo irricucibile: da una parte chi definisce «ingiuria democratica» la scelta dei consiglieri che si dettero appuntamento dal notaio per dimettersi. Dall’altra quelli del Pd di allora e di adesso per i quali «Marino era inadeguato».
  • Lui: «Il Pd dovrebbe riconoscere di aver commesso un omicidio politico dettato da arroganza e sete di potere». Il 3 giugno sarà a Tor Bella Monaca, dove la libraia, ex renziana, corre per la presidenza del Municipio VI.

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