L’allarme dopo le comunali

Il centrodestra scopre di non avere più classe dirigente sui territori

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 15–06-2022 Roma Politica Trasmissione tv “Porta a Porta” Nella foto Matteo Salvini, sullo schermo Giorgia Meloni Photo Roberto Monaldo / LaPresse 15-06-2022 Rome (Italy) Tv program “Porta a Porta” In the pic Matteo Salvini
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 15–06-2022 Roma Politica Trasmissione tv “Porta a Porta” Nella foto Matteo Salvini, sullo schermo Giorgia Meloni Photo Roberto Monaldo / LaPresse 15-06-2022 Rome (Italy) Tv program “Porta a Porta” In the pic Matteo Salvini
  • Il dato è inequivocabile ed è emerso con tutta la sua forza ora che al voto andavano soprattutto comuni del nord, dove il centrodestra ha storicamente prodotto classe amministrativa e invece adesso si trova ad aver finito il serbatoio degli amministratori locali e a dover candidare civici senza storia politica alle spalle oppure ex amministratori già quasi fuori dalle scene.
  • Nel corso degli ultimi anni, le elezioni amministrative sono state gestite con il manuale Cencelli. Vale a dire che i candidati nei comuni sono stati ripartiti tra Lega e Fratelli d’Italia sulla base di uno schema rigido e discusso al tavolo di coalizione nazionale, poi calato sui singoli territori.
  • Il timore, ora, è che si prosegua sulla stessa china anche per le prossime regionali. Fratelli d’Italia ha rivendicato il diritto a esprimere il candidato in due grandi regioni e la preferenza sarebbe per Sicilia e Lazio, se ciò non avvenisse sarebbe pronto a mettere in discussione il candidato leghista uscente in Lombardia, Attilio Fontana.

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