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Il partito di Berlusconi spaccato tra “ministeriali” legati al governo e il gruppo di Tajani e Ronzulli più filo-leghista.
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Su tutte le componenti l’influenza di Berlusconi rimane forte, ma la compagine ministeriale sta alzando sempre più i toni su un «presidente sempre più condizionato da cattivi consiglieri», dice una fonte legata ai ministri.
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Intanto, la Sicilia ormai è un campo di battaglia per il centrodestra: per un candidato sindaco unitario a Palermo – Francesco Lagalla – ci sono il caso regionali e Sciacca dove Fi non presenterà liste a causa di uno scontro nel centrodestra locale.
Il successo della nomina al vertice della commissione Esteri della azzurra Stefania Craxi grazie al voto unitario del centrodestra allevia solo in parte le sofferenze interne a Forza Italia. Nei giorni scorsi, tre episodi hanno alzato il livello di tensione interno al partito. Prima il cambio di coordinatore in Lombardia e la nomina della fedelissima di Silvio Berlusconi, Licia Ronzulli, ha fatto infuriare la ministra Mariastella Gelmini e tutta la compagine più “governista” del partito.



