Originaria di La Spezia, ex presidente del Wwf e volto televisivo di Linea Blu – programma in onda su Rai 1 – Donatella Bianchi è il nome scelto dal presidente del Movimento Cinque stelle Giuseppe Conte per correre alle elezioni regionali del Lazio.

Un nome lontano dal mondo della politica e vicino ai temi ambientali che sfiderà il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato e del centrodestra Francesco Rocca per il posto lasciato vacante dall’ex presidente della regione dem Nicola Zingaretti eletto come deputato il 25 settembre scorso.

L’annuncio della sua candidatura è arrivato direttamente da Giuseppe Conte in un’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire. Donatella Bianchi «incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale ed ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civiche con cui stiamo condividendo il percorso, a partire da Coordinamento 2050», ha detto Conte.

Niente alleanza

Questo significa che il Movimento Cinque stelle, ancora una volta, non correrà insieme al centrosinistra alle urne. Le ragioni della rottura – che arriva dopo settimane in cui si è complicata l’intesa con il Partito democratico su un nome comune – le ha spiegate lo stesso Conte. «Noi avevamo fatto delle richieste programmatiche, loro il giorno dopo ci hanno risposto con il diktat su un nome senza neppure accettare una discussione sui temi. Mentre la nostra candidata, come avevo promesso, va oltre gli schieramenti».

Il Partito democratico non ha commentato la scelta di Conte, ma il deputato Andrea Casu ha chiesto a Bianchi di lasciare la conduzione del programma su Rai 1 che va avanti dal 1994. «La Rai non ha le porte girevoli», ha detto.

In Rai la storica conduttrice ci è entrata ben prima della conduzione di Linea Blu, partecipando dal 1989 al 1992 al programma Sereno Variabile con reportage e documentari dall’estero. All’attività giornalistica ha affiancato l’attivismo. Nel 2014 viene eletta come presidente del Wwf carica che ha abbandonato recentemente e nel 2019 viene scelta come presidente del parco nazionale delle Cinque Terre in Liguria, la sua regione di origine. Nomina al centro della critica del coordinatore di Italia Viva, Luciano Nobili, che su Twitter ha scritto: «Dopo molti rifiuti e porte in faccia, Giuseppe Conte trova in extremis una candidata per il Lazio. Curioso sia andato a cercarla nel centrodestra: la Bianchi è stata nominata presidente del parco delle Cinque Terre dalla giunta leghista di Toti». I parlamentari liguri Stefania Pucciarelli e Francesco Buzzone hanno chiesto invece a Bianchi le dimissioni da presidente del parco delle Cinque Terre «perché il ruolo che ricopre deve essere estraneo a qualunque dinamica di partito».

I rapporti con Conte

Donatella Bianchi e Conte hanno già avuto un passato insieme. L’ex presidente del Consiglio l’aveva chiamata a far parte della squadra che doveva implementare il piano della Fase 2 della pandemia guidato da Vittorio Colao.

Dopo la nomina Bianchi aveva rilasciato un commento all’Adnkronos in cui anticipava la sua linea politica. «Credo che un nuovo rapporto tra uomo e natura e la stella polare della sostenibilità debbano essere l’orizzonte di questa ripartenza. Un nuovo modello economico sostenibile e amico della natura non solo è possibile ma rappresenta la garanzia per un mondo più sicuro, sano ed equo», aveva detto. Il Movimento Cinque stelle rilancia, quindi, con un nome legato ai temi della tutela dell’ambiente. Una carta politica su cui Conte ha deciso di puntare da tempo e che nel Lazio spera di ottenere importanti risultati partendo dal 15.4 per cento ottenuto alle elezioni politiche nazionali di settembre.

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