Italia

La chiesa vuole aiutare Meloni a salvare il reddito di cittadinanza

LaPresse
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  • La chiesa richiama la responsabilità del governo a occuparsi in primo luogo della povertà e del disagio sociale, accresciuti dopo gli anni della pandemia da coronavirus e ulteriormente aggravati dalla crisi energetica in corso.
  • Secondo l’Istat il contributo dato dal reddito di cittadinanza a chi versava in condizioni di indigenza è stato importante, mentre il criterio dell’“occupabiltà” per la sua riduzione rischia di essere fuorviante e di colpire chi non è in grado di rientrare in un circuito lavorativo
  • La Cei propone un confronto al governo insieme ad altri attori sociali, per riformare il Rdc, che va ampliato verso i destinatari più bisognosi e va affiancato da altri strumenti di inclusione e sostegno sociale formativi e professionali.

La chiesa italiana torna a difendere con forza il reddito di cittadinanza e chiede al governo guidato da Giorgia Meloni di aprire un confronto con tutti gli attori sociali impegnati nel contrasto alla povertà per migliorarne l’applicazione, mentre va scongiurato il rischio di una sua cancellazione o di un suo ridimensionamento in un momento in cui l’esclusione sociale è un dato drammatico che tocca milioni di persone. È questa la presa di posizione diffusa attraverso un articolato comunicato di

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