Il presidente Voglino guida l’Abruzzo Film Commission da giugno, ma sotto la sua guida è aumentato il punteggio dello Stabile dell’Aquila nella classifica per i finanziamenti pubblici
Da cosa nasce cosa, e magari da un incarico nascono altri incarichi. È andata così per Alessandro Voglino, scelto da Gennaro Sangiuliano come presidente della commissione consultiva per il teatro e recentemente nominato presidente della Abruzzo Film Commission.
Il ministero della Cultura rischia di diventare il tallone d’Achille del governo Meloni, appesantito da guerre interne, amichettismo e gestione superficiale. Forse per questo, proprio ieri, la premier ha sfruttato l’occasione del suo intervento al Forum Masseria di Bruno Vespa per prendersela con il mondo del cinema. E difendere il suo ex ministro Gennaro Sangiuliano, che pure si è dovuto dimettere sull’onda del caso Boccia.
«Sangiuliano – ha detto Giorgia Meloni – aveva toccato un nervo scoperto»: il tax credit. Che «negli anni ha generato delle vere e proprie truffe». Una difesa anche dell’operato del nuovo ministro Alessandro Giuli che in seguito al “caso Kaufmann” (il «killer di Villa Pamphilj» che nelle sue mille vite ha avuto accesso ai fondi del tax credit) ha visto dimettersi il suo direttore generale per il cinema, Nicola Borrelli.
Ma Giuli avrà ancora da lavorare al ministero per sistemare i passi falsi del suo predecessore, come alcuni dei nomi scelti. Per esempio nel caso della commissione teatri, dove si danno valutazioni dei progetti che presentano, assegnando (o negando) di volta in volta i finanziamenti pubblici.
Voglino ha le carte in regola per presiederlo, è stato dirigente di numerosi enti locali e ha ricoperto a più riprese cariche in cui coordinava eventi culturali. È stato poi direttore generale della Fondazione di Partecipazione della Lombardia Film Commission, e proprio la sua esperienza con il cinema potrà tornargli utile nel nuovo incarico che ha appena acquisito.
La nomina in Abruzzo, che risale allo scorso 12 giugno, è stata celebrata con toni altisonanti dal presidente della regione, Marco Marsilio, considerato vicinissimo a Giorgia Meloni. In un comunicato diffuso dopo la decisione di affidare la guida della Commission a Voglino anticipa la speranza di mettere in piedi con l’ente «un progetto che potrà generare importanti ricadute economiche, occupazionali e di immagine, coinvolgendo l’intera filiera del settore audiovisivo».
L’obiettivo è quello di «attrarre produzioni nazionali e internazionali» e si spera di creare «cineturismo» sfruttando la vicinanza a Roma «che ci rende attrattivi con scenari unici e supporto operativo a pochi passi dalla capitale del cinema italiano». Vaste programme.
Candidato affidabile
E per non sbagliare, Marsilio si è affidato a un professionista, ma soprattutto all’uomo sotto la cui guida la commissione ha dato la luce verde a un documento in cui si certifica l’aumento di quasi dieci punti del punteggio che ha il Teatro stabile dell’Aquila nella classifica delle istituzioni per l’assegnazione degli aiuti pubblici. Per l’incarico, dicono dalla regione, c’è stata una selezione con tutti i crismi «ed evidentemente non è stata ravvisata nessuna criticità».
L’anno scorso, lo Stabile aveva un punteggio di appena 15,5 punti su 35. Acqua passata, dopo una stagione che vanta in cartellone un paio di spettacoli al mese: nel verbale della riunione del 7-8 maggio scorso della commissione, il teatro è salito a quota 24, scalando la classifica dei destinatari dei fondi per il finanziamento dei progetti triennali 2025-2027.
Lo Stabile arriva con il nuovo punteggio nono su sedici, alla pari con il Teatro stabile dell’Umbria e a qualche punto di distanza da realtà come il Franco Parenti di Milano: la valutazione della commissione, com’è spiegato in un allegato al verbale, tiene conto di elementi come la qualità della direzione artistica (4,5/7), la qualità professionale del personale artistico (6,5/9), qualità del progetto (6,6/9), qualità artistica degli spettacoli ospitati (4/6), le azioni di ricerca, educazione, fidelizzazione e sviluppo (0,5/1), la continuità e affidabilità gestionale (1,5/2), lo sviluppo di azioni con soggetti del sistema culturale nazionale (0,4/1).
Ovindoli è casa
Felicissimo il sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi – anche lui di Fratelli d’Italia – che parla di «crescita rilevante» e rimarca che il risultato è stato ottenuto «nonostante le oggettive difficoltà logistiche legate alla indisponibilità del teatro comunale». Insomma, il teatro è indisponibile, ma la performance dello Stabile migliora di addirittura dieci punti.
A sorridere del suo nuovo incarico però sarà anche Voglino, che dalla pensione, oltre che della commissione teatro, dovrà occuparsi anche del cinema a cui «avevo detto basta ma è durato pochissimo».
Il neopresidente all’emittente locale Rete 8 ha spiegato anche che non vede l’ora di lavorare sul territorio, un contesto in cui si sente a casa: «L’Abruzzo è la mia terra di adozione perché ho casa a Ovindoli e all’Aquila sono spessissimo». Una garanzia.
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