- Claudio aveva undici anni, il sicario l’ha chiamato per nome e poi gli ha sparato un colpo di pistola calibro 7,65 in mezzo agli occhi.
- Il boss Giovanni Bontate disse nell’aula bunker: «Non siamo stati noi...», ma fu assassinato per quel “noi” di troppo che, implicitamente, ammetteva l’esistenza della mafia. La favola che Totò Riina abbia fatto giustizia eliminando gli assassini del bambino, tante ipotesi, tanti pentiti che raccontano ma nessuna verità ufficiale.
- I genitori non sono stati mai ascoltati formalmente da quell’ottobre del 1986, e dopo trentacinque anni, sua madre Graziella non sa ancora perché il figlio è stato ammazzato.
In casa non ha un solo atto giudiziario, una carta, un documento dello stato italiano sul figlio che le hanno ammazzato. Neanche una notifica a presentarsi in Tribunale, uno straccio di avviso per un’inchiesta che non è mai finita e per un processo che non è mai iniziato. La sua casa è a San Lorenzo, quartiere in mezzo a una distesa piatta circondata da piccole alture, la Piana dei Colli, dove i palazzi di Vito Ciancimino hanno sepolto le ultime ville di tufo giallo del Settecento. Via Astor
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©Lapresse Foto archivio Mafia 26-1-1979 Palermo Nella Foto Il corpo del giornalista Mauro Francese ucciso alle ore 21.25 con sei colpi di pistola in una strada principale della cittˆ di Palermo



