Il consiglio dei ministri partito martedì sera e finito mercoledì notte, nonostante le promesse tv del presidente del consiglio Giuseppe Conte, non ha portato il nome del nuovo commissario in Calabria: la regione a guida leghista vuole dire la sua e i candidati hanno paura di dire di sì.

Narciso Mostarda, attuale direttore della Asl Roma 6, era il primo nome per il ruolo di nuovo commissario della Sanità in Calabria. La sua nomina però non è arrivata nel corso del consiglio dei ministri di ieri in quanto il governo si starebbe confrontando con la regione Calabria. 

Mostarda è un nome vicino al segretario del Pd, Nicola Zingaretti, già circolato nei giorni scorsi, ma fino a ieri sera il governo non era sicuro che avrebbe accettato.

L’ex generale Saverio Cotticelli ha dovuto dimettersi dopo aver ammesso di non sapere neanche di dover fare un piano anti-Covid 19, Giuseppe Zuccatelli è durato una settimana travolto dalle critiche per aver detto in piena pandemia che le «mascherine non servono a un cazzo», e infine l’ex rettore Eugenio Gaudio ha rifiutato dopo nemmeno 24 ore perché a suo dire la moglie non voleva andare Catanzaro, nulla invece avrebbe avuto a che fare con la sua scelta un’indagine ancora in corso a Catania rivelata da Domani.

Il medico, 54 anni, è un neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, dal 10 ottobre 2016 è direttore Generale dell’ASL Roma 6 Forlanini-San Camillo. Nel 2009 è stato assessore alla cultura nel Comune di Frosinone in quota Pd.

Narciso Mostarda con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti (LaPresse)

Il leader della Lega, Matteo Salvini, prima che venisse ufficializzata aveva già criticato la scelta: «Con tutto il rispetto per un dirigente della sanità di Zingaretti, la Lega continua a ritenere che la scelta migliore per la Calabria sia quella di un manager o di un medico calabrese, che già conosce la realtà da risanare».

Gli altri nomi

Un altro nome sul tavolo sarebbe quello di Luigi Varratta, già prefetto di Firenze, e infine Agostino Miozzo, il coordinatore del comitato tecnico scientifico. Lui stesso interrogato sulla cosa a Radio 24  ha preferito non commentare. «Mi faccia un’altra domanda», scherzando ha assicurato che la moglie non odia Catanzaro: «Siccome da ieri notte ne stiamo parlando, mi ha terrorizzato dicendomi: non ti permettere di citare il fatto che io abbia qualcosa contro la Calabria».

Il governo si prende perciò altro tempo per decidere, e dovrà essere convocato un altro consiglio dei ministri. Questa mattina il presidente del consiglio Giuseppe Conte è in Spagna, nel tardo pomeriggio invece parteciperà a un evento a Palazzo Chigi sulla violenza contro le donne.

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