I senatori di Toti e dell’Udc verso il sì alla riforma che una parte dei grillini non vuole. Per il Pd il problema è più grave: troppe le richieste che il premier ha ignorato. La paura delle elezioni
- Il dissenso grillino lentamente rientra. Si tratta sulla risoluzione di maggioranza del 9 dicembre e sull’ok alla riforma del Fondo salva stati. Ma passata la nottata il governo si ritroverà punto e a capo.
- «Stallo» e «logoramento» sono le parole ricorrenti fra dem. Conte ha detto no a Zingaretti praticamente su tutte le richieste: riforme, programma di fine legislatura, condivisione della gestione del Recovery Fund. E da ultimo il Mes sanitario.
- Lo stop al proporzionale è una delle ragioni che hanno consigliato Berlusconi a ritirarsi dal fronte del dialogo e riallinearsi con l’alleato Salvini.