caccia alle spie russe

Per il Copasir in televisione è in corso una guerra ibrida

LaPresse
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  • Il tema che il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ieri ha messo in luce con l’audizione dell’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, è un fenomeno di infowar, viene direttamente dal Cremlino e supporta la guerra di invasione contro l’Ucraina.
  • Il ciclo di audizioni si è reso necessario, spiega Enrico Borghi (componente Pd del Comitato), anche rispondendo agli attacchi ricevuti: «La nostra competenza si attiva nel momento in cui sul nostro tavolo arrivano degli atti da parte del sistema dei servizi segreti.
  • Il passaggio chiave, il salto di qualità di questi mesi, sta nel fatto che si tratterebbe di una modalità funzionale al supporto della guerra russa in Ucraina. Un’attività che secondo i servizi sarebbe condotta incoraggiando la critica alle sanzioni contro Mosca.

Non ci sono spie «attenzionate» dai nostri servizi segreti dentro la tv pubblica, non c’è un’attività «occhiuta» che potrebbe ricordare, per dirla con ironia, una storia di Le Carré o, per dirla più seriamente, un’inquisizione alla McCarthy. Il tema che il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ieri ha messo in luce con l’audizione dell’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, è più generale. È in atto un fenomeno di infowar, viene direttamente dal Cremlino e sup

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