«Stiamo facendo e faremo di tutto per evitarlo, perché una chiusura totale aggraverebbe i problemi, sarebbe un colpo durissimo all'economia e per la tenuta sociale del Paese». Così la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese in un'intervista al Corriere della Sera. «Divieti e chiusure limitate sono necessari proprio per prevenire situazioni e restrizioni peggiori, perciò i controlli devono essere rigorosi e i cittadini devono guardare alle forze dell'ordine come alleati, non come controparte», ha aggiunto.

«Abbiamo aree del paese, soprattutto metropolitane, più problematiche a causa di una curva epidemiologica che non segue un andamento omogeneo», ha sottolineato ancora Lamorgese chiarendo che «le chiusure differenziate dipendono dall'analisi dei dati sanitari, che inducono gli amministratori ad adottare provvedimenti più restrittivi rispetto al quadro generale. Il rovescio della medaglia, la chiusura generalizzata, penalizzerebbe non poco anche l'economia dei territori che registrano un minor numero di contagi».  

Visto l'aumento dei contagi«stiamo scontando atteggiamenti disinvolti che, soprattutto durante le vacanze estive, hanno fatto abbassare la guardia a molte persone. Ora però il richiamo al senso di responsabilità deve riguardare anche tutti coloro che operano nelle istituzioni, che hanno il dovere di continuare a dare il massimo per l'intera collettività nazionale».

E lancia un appello all'unità alle opposizioni. «È il momento della condivisione e della responsabilità di tutti, al di là dell'appartenenza politica. Perché bisogna lavorare tutti insieme per il bene del Paese. Io sono sempre per cercare soluzioni condivise, anche da parte delle opposizioni possono arrivare suggerimenti utili, ma sembra che ci sia troppa conflittualità. Di fronte alle grandi emergenze sarebbe bene che le forze di opposizione e di governo lavorassero insieme, seppure con ruoli e responsabilità distinte».

Da parte del governo, assicura Lamorgese, c'è l'impegno ad «assicurare risorse adeguate alle famiglie e imprese più esposte in questa grave situazione economica. La rete delle prefetture è da tempo allertata per intercettare eventuali segnali di malessere e tensioni dovuti alle difficoltà di un intero tessuto economico e sociale. Ripeto: è necessario lavorare insieme per evitare un nuovo lockdown, che potrebbe mettere in ginocchio le nostre attività imprenditoriali e commerciali già duramente colpite».

© Riproduzione riservata