Italia

Così i fondi per il crollo sono finiti all’azienda dei rifiuti di Genova

Due anni fa sono stati stanziati 180 milioni di euro come risarcimento alle imprese di autotrasporto danneggiate dal crollo del viadotto. Prima beneficiaria è stata la municipalizzata del comune che si occupa di immondizia

  • Due anni fa il decreto Genova ha stanziato 180 milioni di euro come risarcimento alle imprese di autotrasporto costrette dal crollo del viadotto Morandi alla «percorrenza di tratti autostradali e stradali aggiuntivi» e a «difficoltà logistiche dipendenti dall’ingresso e dall’uscita delle aree urbane e portuali»
  • Una richiesta di accesso agli atti ha però svelato che il primo beneficiario di quelle risorse non è stata un’azienda del settore autotrasporto, ma Amiu la società del comune per la raccolta rifiuti che ha incassato un milione nel 2018 e 3,25 milioni di euro nel 2019.
  • I commissari all’emergenza e alla ricostruzione, Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci, hanno ottenuto i 180 milioni di euro – 20 per il 2018 e 80 annuali per il 2019 e il 2020 – a sostegno dei viaggi delle aziende che servivano il porto e in uscita e in ingresso da Genova, tanto che ne hanno affidato la gestione all’autorità portuale.

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