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Così Toti ha trasformato il porto di Genova in un suo feudo

LaPresse
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Appena rieletto il presidente della regione Liguria s’è subito accordato con la ministra Paola De Micheli per il tradizionale spoils system sulla nomina dei presidenti delle Autorità portuali liguri. Le nomine spettano alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti previa intesa col governatore. Così alla guida dei porti di Genova e Savona, ecco confermato il fedelissimo totiano Paolo Emilio Signorini

  • Appena rieletto Toti ha confermato alla guida del porto di Genova Paolo Signorini, rispondendo alla richiesta di continuità dell'imprenditoria marittima, colonna portante del sistema di finanziamento del governatore.
  • L'intesa fra Toti e Signorini ha trovato massima espressione nella crisi del ponte Morandi. Ma il piano infrastrutturale allargato su cui si puntava stenta, malgrado l’anteprima del modello Genova e il subcommissario Rettighieri.
  • Il presidente della regione considera Signorini l’uomo giusto anche per le ardite scelte su concessioni e lavoro portuale dello scorso quadriennio. Su cui però pendono incognite giudiziarie e turbolenze sindacali.

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