- Dieci anni dalla crisi dello spread che illuse molti che il paese fosse riformabile sotto il morso del vincolo esterno. I fatti hanno dimostrato che l’inerzia del sistema politico e sociale di questo paese resta elevatissima e tende anzi ad aumentare, anche per cause demografiche.
- Un tempo segnato da crisi economiche che sono in realtà crisi di sistema, da fallimenti del sistema dei partiti, da timeout di tecnocrati a Palazzo Chigi.
- La fase attuale, con la storica mutualizzazione del debito europeo, presenta forti rischi per un paese dove prevale la convinzione di poter ridurre il debito mediante altro debito.
Dieci anni addietro, di questi tempi, il sottoscritto stava osservando il processo di progressiva demolizione del governo Berlusconi per mano dello spread e dei mercati finanziari. Un crescendo di devastazione causata dalla devianza del nostro paese rispetto alla ortodossia pro tempore vigente entro l’Unione europea e ai due paesi che da sempre ne rappresentano il fulcro politico: Germania e Francia. Dopo il default della Grecia, pareva giunto il turno di un paese ben più grande e sistemico.



